TECNICA VOCALE NEL CANTO
LA CREAZIONE DEL SUONO
Visualizzare, capire, memorizzare
MA CAPIAMO BENE ALCUNI DETTAGLI….
Il bel canto, ovvero l’origine di una tecnica vocale corretta, si basa sul concetto di “cantare sul fiato”.
Il falso mito del “cantare con il diaframma” in realtà è una frase impropria.
Lo scopo di una buona tecnica vocale non è cantare con il fiato ma cantare sul fiato!
Questa precisazione è fondamentale per capire come funziona la meccanica del nostro apparato fonatore, per visualizzare la formazione del suono e poter cantare in salute in modo consapevole.
Cantare sul fiato non è un concetto prettamente tecnico ma più una “condizione o sensazione” fisica e di relax conseguente ad una inspirazione corretta e ad una laringe rilassata.
La produzione un un buon suono “sul fiato” e in salute dipende dalla combinazione dei seguenti fattori:
- Attacco del suono
- Una buona respirazione e appoggio (alla base di una buona tecnica vocale)
- Buona gestione delle casse di risonanza e dei registri vocali
- Laringe rilassata
- Tonicità delle corde vocali nell’atto dell’adduzione (buona capacità di avvicinarsi nella vibrazione)
Non amo scendere troppo nel dettaglio tecnico, credo che la strada migliore per capire la voce e migliorare la tecnica vocale nel canto sia sperimentare.
La fase dell’attacco potrebbe aiutarvi a capire come attivare tutto il procedimento in modo abbastanza automatico per poi, analizzare le sensazioni e memorizzarle.
Il modo in cui le corde si adducono può dare luogo a diversi tipi di attacco e di fonazione:
Attacco Morbido, Attacco Duro, Attacco Soffiato.
L’attacco vocale detto morbido o anche dolce, è quello corretto e permette alle corde vocali di addursi infatti dolcemente dando luogo ad un suono pulito e gradevole e con una buona gestione tecnica vocale.
ESERCIZIO PRATICO ????????
ESERCIZIO 1 tecnica vocale parte pratica
Consideriamo il palato duro (appena dietro l’arcata dentale superiore) come la prima zona sensibile in cui percepiamo il suono e concentriamo la nostra attenzione in quella ridotta zona.
Proviamo a questo punto ad emettere il suono humming, ovvero M MUTA a bocca chiusa maniera prolungata (dai 3 ai 5 secondi). Ciò che dovremmo percepire è una sensazione di solletico sul palato duro. Addirittura producendolo più e più volte potremmo sentire questa sensazione sino al naso.
Attraverso questa procedura possiamo sperimentare l’attacco morbido (la laringe rilassata e bassa, il diaframma in appoggio, l’intero nostro corpo rilassato).
Controllate di non dare colpi di glottide (per capire cos’è fate un colpo di tosse appoggiando le dita sulla vostra laringe… ecco quel sussulto è il movimento di glottide… ).
Cominciate con una nota comoda poi man mano provate a salire di tono sempre senza sforzare e controllando la vostra laringe.
Una piccola attenzione che vi darà soddisfazione!
Se le tensioni a livello della gola rimangono, la causa può essere un appoggio scorretto.
Eventualmente date un’occhiata a questi video tutorial:
Per i più esperti:
scegliete un vocalizzo (1-3-5-8-5-3-1) e ripetetelo 3 volte e ogni volta alternate attacco morbido, attacco duro (solo se sapete gestirlo!!) e attacco soffiato…
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